La lingua italiana vanta parole affascinanti e misteriose, che nemmeno i parlanti madrelingua conoscono.
Si tratta di parole estremamente lunghe, che arrivano a toccare complessivamente anche 30 caratteri.
Sono parole attinte soprattutto dal campo medico-scientifico oppure si tratta di avverbi coniati a partire dal loro aggettivo al grado superlativo assoluto.
Ecco alcune tra le parole di senso compiuto più lunghe della lingua italiana:
1) Psiconeuroendocrinoimmunologia (30 lettere)
Comunemente citata con l’acronimo PNEI, è una disciplina che studia il rapporto tra la psiche e i sistemi di regolazione fisiologica che costituiscono l’organismo umano (endocrino, nervoso e immunitario);
2) Esofagodermatodigiunoplastica (29 lettere)
È un’operazione che prevede l’asportazione dello stomaco e dell’esofago con conseguente ricostruzione chirurgica di quest’ultimo grazie a parti di cute prelevate dal torace.
3) Anticostituzionalissimamente (28 lettere)
È un avverbio che nasce dall’aggettivo “anticostituzionale” al grado superlativo assoluto, “anticostituzionalissimo”.
Significa “assolutamente contrario ai dettami della Costituzione”.
Appartiene alla stessa famiglia di sovramagnificentissimamente, incontrovertibilissimamente, particolareggiatissimamente…
4) Precipitevolissimevolmente (26 lettere)
È un avverbio che si utilizza in contesti scherzosi e significa “in modo estremamente frettoloso”.
La parola forma da sé un solo endecasillabo ed è usata nell’espressione proverbiale d’autore Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente, impiegato per la prima volta nell’opera La Celidora, ovvero il governo del Malmantile (1734) di Andrea Agostino Casotti.
In realtà l’avverbio avrebbe dovuto essere precipitevolissimamente perché tutti gli avverbi dell’italiano hanno come radice la forma femminile dell’aggettivo sul quale sono basati.
Così dobbiamo la forma precipitevolissimevolmente allo studioso Francesco Moneti, che volevo costruire un termine nuovo, in grado di riempire da solo l’intera misura di un endecasillabo.
5) Schecchereccherebbe (19 lettere)
Parola onomatopeica che richiama lo strepitio degli uccelli. È la parola monovocalica più lunga della lingua italiana, poiché è costituita esclusivamente dalla vocale “e” ripetuta ben sei volte.